Il cv: la tua campagna pubblicitaria
Ovvero come ottenere un colloquio di lavoro in 30 secondi.
Conciso, chiaro, preciso, convincente, coerente, oggettivo e di piacevole lettura. Ecco le caratteristiche del cv perfetto: facile no?
Vediamo insieme come possiamo almeno avvicinarci alla stesura del cv ideale.
Prima di tutto la lettera di presentazione. Ma è davvero così indispensabile?
Sì, per 2 motivi:
1) Serve a far sentire “speciale” l’azienda a cui la invii, dando l’impressione di non aver inviato il cv ad altre 1000 aziende, bensì di aver scelto proprio quella, perché è proprio lì che vuoi andare a lavorare.
2) Chi la legge deve pensare che sei proprio tu, e solo tu, la persona che stanno cercando.
Quindi, per prima cosa, prima ancora di metterti a scrivere, raccogli quante più informazioni possibile sull’azienda, in modo da poter motivare realisticamente la tua scelta: le motivazioni che ti hanno spinto a sceglierla (prodotti e mercato in cui l’azienda opera, buon andamento del business nell’ultimo periodo, notorietà del marchio, etc.) e/o le ragioni per cui desideri lavorarci (stage o esperienze professionali nello stesso settore economico, tesi su un argomento di interesse per quell’azienda, etc.).
La lettera deve contenere in non più di 10/15 righe una sintesi delle capacità professionali e attitudini che ritieni in linea con il ruolo o il settore aziendale per il quale stai inviando la tua candidatura.
Passiamo al curriculum vitae. Se è la prima volta che lo scrivi, un ottimo punto di partenza per capire come va strutturato è il formato europeo.
Se nella lettera di presentazione devi puntare soprattutto sulla tua motivazione, sul cosa vorresti fare, nel cv vero e proprio dovrai dire chi sei, cosa fai, cosa conosci e cosa sei capace di fare.
Chi sei: i tuoi dati anagrafici, dove vivi, come contattarti (d’obbligo inserire e-mail e numero di cellulare).
Cosa fai: le tue esperienze di lavoro, partendo dalla più recente. Se sei alla ricerca del tuo primo lavoro, inserisci tutte quelle collaborazioni, occupazioni estive e attività che possono far luce sulle tue attitudini e sul tuo carattere.
Cosa conosci: il tuo percorso formativo, a cominciare dall’istruzione, la conoscenza delle lingue straniere, le esperienze di studio fatte all’estero, etc.
Cosa sei capace di fare: le tue competenze professionali, i corsi di specializzazione o di perfezionamento.
Le piccole “dritte”...
- cerca di conoscere il nome del tuo interlocutore, in modo da non inoltrare il tuo cv genericamente alla direzione del personale: in questo modo avrai la certezza che arrivi sulla scrivania giusta!
- rileggi il tuo cv da due punti di vista: la leggibilità (il curriculum evidenzia chiaramente e rapidamente i miei punti di forza?) e il contenuto (il mio curriculum convince o fa nascere dubbi ed esitazioni?)
- fai leggere il cv a chi ti conosce bene: avrai un punto di vista oggettivo e critico.
Chiedi se secondo loro il cv è:
- CHIARO, curato nell’impaginazione, scritto ordinatamente, strutturato in modo che saltino all’occhio le parti che vuoi evidenziare;
- PRECISO nelle informazioni che vengono fornite e senza errori ortografici;
- FACILE DA LEGGERE, scorrevole, diretto, che invoglia ad essere letto;
- CALIBRATO, personalizzato a seconda dell’azienda target a cui lo vuoi inviare.
... e gli errori clamorosi:
- fornire contatti in cui non sei reperibile. Se vuoi essere ricontattato, indica un numero di telefono al quale... risponda qualcuno! Essere reperibile solo all’ora di cena sarà inutile, poiché chi ti contatta ha i tuoi stessi orari di lavoro
- esagerare nel descrivere competenze o, peggio, includere capacità che non si hanno. “Gonfiare” il CV servirà soltanto a farti rischiare una brutta figura durante il colloquio, così come presentarsi come un “tuttologo”, elencando una lista interminabile di qualità e di esperienze. Seleziona ed evidenzia solo le informazioni più rilevanti o, comunque, le più pertinenti alla qualifica che hai intenzione di ricoprire
- dimenticare il consenso al trattamento dei dati personali secondo il D.L. 196/03
- non rileggere il CV: un errore ortografico può compromettere un CV eccellente